“Tutto è iniziato con Delfina. E’ eleganza e perversione nel modo in cui stravolge FENDI, questo è ciò che amo.” – Kim Jones
Per l’Autunno/Inverno 2023, Kim Jones esplora il classicismo e l’eleganza attraverso la lente della sottile sovversione. Attingendo direttamente al guardaroba di Delfina Delettrez Fendi – come la indossa. FENDI con un istintivo senso di autoespressione propone una collezione con cui divertirsi: l’esplorazione e l’elevazione della decostruzione; l’interpolazione di archetipi di genere; il disturbo della raffinatezza signorile. L’illusione della spensieratezza è elegantemente costruita, e i pezzi sono progettati per essere indossati in ogni modo. Sartoria maschile e tessuti tradizionali sono intrecciati in forme femminili, mentre elementi di l’utilitarismo appare ovunque: tute da lavoro, grembiuli, uniformi. Il pizzo è laccato e stratificato; lampi di feticismo traspaiono attraverso sottovesti di lingerie che fanno capolino o stivali stringati alti fino alla coscia. Un impermeabile dal taglio pulito si apre per mostrare la sua fodera di paillettes; abiti drappeggiati tagliati in sbieco o bavaglini di agnello persiano appaiono con cinghie imbrigliate. In una prospettiva perfezionata sul punk, la maglieria appare nettamente tagliata o delicatamente deformata. Lane infeltrite sono leggermente rimpicciolite, maglie a costine lasciate sbottonate o indossate di traverso. Abiti in raso con drappeggio ritorto sono romanticamente trascinati da sciarpe fluttuanti. “È decostruito, ma lussuoso. C’è un piccolo cenno a punk e la mia ammirazione per il fai-da-te, ma sono passato a qualcosa di chic”, spiega Kim Jones. “IL primo giorno in cui Delfina è entrata al lavoro, era vestita di blu e marrone, e mi è sembrato proprio così Grande. C’è un’eleganza ma anche una perversità nel modo in cui stravolge FENDI, che è ciò che amo. Con motivi grafici tratti dall’archivio FENDI Autunno/Inverno 1996 perfettamente espressi in intarsio, accanto agli schizzi di Karl Lagerfeld del 1981 per la maglieria multiuso che offre una formativa ispirazione, la storia della Maison si riflette di nuovo. Con l’introduzione di una nuova borsa, la FENDI Multi, Silvia Venturini rende omaggio a Fendi quella sensibilità polivalente così innata nella Maison, attraverso una forma che è stata progettata per trasformare tra due sagome distinte. “Penso che ciò che è veramente bello sia il movimento della borsa, che possono essere due cose in una”, riflette. “Quella dualità è molto FENDI, così come l’idea di qualcosa che appare semplice ma, in realtà, è molto complesso”. Altri stili, come il FENDI ma di nuova concezione che attinge a quella stessa presunta semplicità: “L’idea era di creare pezzi che fossero molto puri per abbinarsi alla raffinatezza della collezione” È esattamente lo stesso spirito che riecheggia nei gioielli, disegnati da Delfina Delettrez Fendi. “Volevo esplorare la purezza della doppia F, che si aggancia all’orecchio”, spiega. “Come la collezione, va all’essenza stessa di FENDI.
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